\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Nel periodo che corre dallÆavvento di Guglielmo allÆavvento della dinastia degli Hannover, si ebbe un consolidamento dellÆunitα
nazionale, attraverso lÆAtto di unione con la Scozia (1707), e lÆassunzione del nuovo nome di Gran Bretagna, mentre si gettarono le basi dellÆostilitα antifrancese (partecipazione alla guerra della Lega dÆAugusta e alla guerra di successione spagnola), c
he prosegu∞ poi ininterrottamente per tutto il secolo 18░. Nello stesso periodo prese corpo lÆimpero coloniale inglese. In politica interna, si ebbe un accrescimento dellÆimportanza del parlamento nei confronti del sovrano, col sorgere della figura nuova
del primo ministro; e, in seno al parlamento, un accrescersi dellÆimportanza della camera dei Comuni a spese di quella dei Lord. Alla morte di Anna (1714), succeduta a Guglielmo III, si ebbe un tracollo del partito \i tory\i0 : lÆascesa al trono degli H
annover con Giorgio I (1714-27) segn≥ il netto prevalere del partito \i whig\i0 , pi∙ risolutamente antistuardista, i cui gruppi si contesero da allora, per decenni, il potere. Questo periodo Φ caratterizzato dal dominio di R. Walpole (1721-41), che, per
sonalmente corrotto, si attir≥ molte critiche, pur svolgendo una saggia politica di pace, di riforme e di consolidamento costituzionale. Ma lÆopinione pubblica fin∞ col reclamare una politica di maggiore intervento nelle questioni europee: la caduta di W
alpole si tradusse nella partecipazione della Gran Bretagna alla guerra di successione austriaca. Successivamente, uno dei pi∙ accaniti avversari di Walpole, William Pitt, sal∞ al potere, conducendo la Gran Bretagna alla vittoria nella guerra dei Sette a
nni (1754-63), vittoria che assicur≥ unÆenorme espansione del dominio marittimo e coloniale britannico a spese delle potenze borboniche. Ma allÆepoca della pace di Hubertsburg (1763) Pitt non era pi∙ al potere, scalzato dal nuovo indirizzo di politica au
toritaria e personale iniziato da Giorgio III, che seppe giocare abilmente sulle divisioni dei \i whigs\i0 , assicurando il trionfo dei \i tories\i0 e di W. Pitt il giovane nelle elezioni del 1784. In questa nuova situazione politica sÆinserisce il movi
mento insurrezionale delle tredici colonie americane; il distacco di queste, sancito dalla pace di Parigi del 1783, fu solo parzialmente compensato dallÆincremento dei domini indiani, assicurato dallÆaudace, spregiudicata politica di lord R. Clive e di W
arren Hastings. Ma la Gran Bretagna di questo periodo Φ soprattutto il paese che vede verificarsi per la prima volta sul suo suolo il grandioso fenomeno economico, sociale, tecnologico, che si suol definire ôrivoluzione industrialeö. LÆaccumulazione dei
capitali provenienti dalla terra e dal commercio Φ allÆorigine del rinnovamento dellÆindustria tessile, dellÆaffermarsi dellÆindustria siderurgica, in generale dellÆintroduzione delle macchine e della trasformazione degli artigiani e lavoratori a domicil
io in proletariato alle dipendenze dellÆimprenditore-capitalista. Il volto della Gran Bretagna si trasforma rapidamente, sorgono nuove vie di comunicazione, nuovi agglomerati urbani: la rapida proletarizzazione degli abitanti delle campagne significa urb
anesimo, e nascita del problema del pauperismo. Ma questi problemi economico-sociali, pur imponendosi fin dÆora con tragica urgenza, troveranno un principio di soluzione, sia pure a prezzo di gravi lacerazioni nel tessuto della societα inglese, da parte
della classe dirigente soltanto nei primi decenni del secolo 19░: la Rivoluzione francese e lÆintervento massiccio della Gran Bretagna nelle guerre delle coalizioni antifrancesi pongono infatti a lungo in primo piano i problemi di politica estera, ostaco
lando ogni tentativo di riforme allÆinterno. I fautori delle riforme indietreggiarono, infatti, di fronte allo spettacolo delle violenze rivoluzionarie in Francia, o sono costretti al silenzio da una severa legislazione repressiva.
